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Sul porno

Continuo, quando possibile, le riflessioni sul porno. Non mi interessa, come ho già scritto, la difesa d’ufficio del mio lavoro (piace/non piace). Mi interessa offrire diverse letture e diversi punti di vista sul genere (storiografici, semiotici, sociologici). E sgombrare il campo dai pre-giudizi. Pre-giudizio 1) Che cosa significa: “è SOLO un porno?” La mia generazione non aveva inernet, non aveva le discoteche, non aveva Will & Grace in tivu. Con gli 8mm prima, il VHS dopo, il porno ci ha affabulati: ha messo in scena sogni/bisogni altrove censurati. Vi pare poco? Perchè la mia sessualità l’ho scoperta, abbracciata, celebrata in un cinema porno di Francoforte. Non certo in chiesa, al liceo, al cinema (Friedkin?)

Pre-giudizio 2): che cosa significa: “E’ solo sesso?”. Forse che Colt, KristenBjorn, BelAmi non hanno modellato il nostro immaginario erotico e proposto nuovi paradigmi di bellezza virile? To be continued

Porno come genere audiovisivo

Queerblog.it ha pubblicato una breve intervista con il sottoscritto. Che ha risposto alle domande, come meglio ha potuto. Fra i commenti, ne isolo due. Non mi interessano i giudizi, positivi o negativi: la critica cinematografica è sempre soggettiva, figuriamoci la critica di un film ‘hard’ (a me piace bianco, a te piace nero…). Mi interessa invece smascherare il pre-giudizio e la cultura che lo produce. f012 scrive: “ma è solo un film porno”. Hellster-stern rincara: “che messaggi vuoi trasmettere con un porno?”

Inutile ricordare la battaglia di alcuni media e di alcuni generi x conquistarsi un posto al sole. Del cinema ai suoi esordi, ad esempio. Poi della televisione. E all’interno della ‘settima arte’, la battaglia dei generi (seriali) vs. il cinema d’autore.
Inutile scomodare la distinzione fra arti basse e alte (basse rispetto a cosa? Alte rispetto a cosa?)

In questa sede non mi interessa la difesa d’ufficio del mio lavoro e del genere audiovisivo che bazzico (piaccia o non piaccia, ha i suoi codici). Mi interessa l’idea della sessualità che il pre-giudizio sottende: perchè mai un film che mette in scena il sesso deve avere meno dignità (espressiva) di un horror o di un video musicale o di una campagna pubblicitaria? Che cosa ci dice del modo in cui viviamo il sesso? Possiamo lamentarci delle censure della Chiesa e delle istituzioni se noi stessi siamo a disagio?